Uno dei test più semplici e veloci eseguiti nel centro tricologico di Lecce per valutare l’entità della caduta di capelli è il Pull-Test. Spesso sottovalutato, questo è in realtà uno dei primi strumenti a disposizione del tricologo per avere un quadro preliminare della condizione del paziente.

Come funziona il Pull-Test per valutare la caduta dei capelli?

La procedura del Pull-Test in sè è in realtà molto semplice: il medico fa scorrere la mano fra i capelli del paziente, facendoli passare fra le dita, stringendoli e tirando leggermente. In base alla quantità di capelli che si staccherà dal cuoio capelluto, rimanendo quindi tra le mani del medico, e all’analisi dei loro bulbi, il tricologo potrà eseguire una prima valutazione della condizione del cuoio capelluto del paziente.

Se con un passaggio effettuato in maniera corretta vengono via dai 20 ai 100 e oltre capelli, indicativamente il 10% circa, si può affermare con certezza di trovarsi in presenza di effluvio, ovvero la perdita di numerosi capelli in un lasso di tempo relativamente breve.

È bene far presente che, per quanto impressionante e spaventosa possa risultare la manifestazione di un effluvio, più questa perdita di capelli improvvisa è consistente, minori saranno le possibilità di trovarsi davanti alla tanto temuta alopecia androgenetica e quindi al rischio di calvizie incipiente.

Sarà infatti molto più alta la probabilità di avere a che fare con patologie meno gravi come l’alopecia temporanea, estremamente più semplice da contrastare e curare. Questo tipo di malattie del capello possono avere varie cause, come ad esempio un regime alimentare inappropriato, cause chimico-farmacologiche (come effetto di chemioterapia), o persino cause psicologiche, che possono facilmente portare alla sempre più diffusa perdita di capelli da stress.

Dall’analisi dei bulbi, che può avvenire tramite osservazione diretta o utilizzando strumenti specifici, il tricologo può quindi capire in che fase della crescita del capello si trovano i capelli caduti. Una volta stabilito se si tratta di effluvio in anagen o telogen, il tricologo potrà completare la diagnosi e stabilire la cura farmacologica appropriata per il paziente.

Se invece con il Pull-Test il numero di capelli che si staccano dal cuoio capelluto mantenendo il proprio bulbo è in numero ridotto, ma è visibile un chiaro caso di alopecia o ipotrichia, è molto più probabile che ci si trovi in presenza di un defluvio, ovvero una perdita di capelli costante ma più lenta, purtroppo molto più grave e difficilmente reversibile rispetto all’effluvio.

Anche in questo caso, da un esame più approfondito del bulbo e della struttura del capello, il tricologo potrà stabilire se si trova in presenza di un defluvio in anagen o in telogen e quindi se il paziente soffre di defluvio androgenetico.

Ho notato un principio di caduta di capelli, cosa posso fare?

Va ricordato che spesso un intervento tempestivo può risultare decisivo per l’esito di una terapia volta a donare nuovamente salute e splendore a un cuoio capelluto afflitto da patologia tricologica. Consigliamo quindi a chi fosse preoccupato per la salute dei propri capelli, di rivolgersi il prima possibile a un medico specializzato in tricologia per una visita preliminare.

Il centro medico tricologico a Lecce della Dott.ssa Antonella Parlangeli può essere contattato tramite il form sottostante o utilizzando le informazioni che trovate nella pagina contatti di questo sito.

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